GREEN PUBLIC PROCUREMENT: LE FASI DELLA PROCEDURA

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Le norme europee e nazionali in materia di appalti pubblici prevedono che siano adottate misure per l’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure di appalto. Di seguito sono riportate le modalità per introdurre considerazioni di carattere ambientale, al fine di trasformare un bando tradizionale in un bando verde.

  • Durata:
    attività permanente.
  • Numero di partecipanti:
    1/2 persone dedicate.
  • Grado di difficoltà:
    difficile.
  • Materiali:
    normativa e archivi condivisi di buone pratiche.

Fase 1

DEFINIRE L’OGGETTO DELL’APPALTO

È importante che emerga chiaramente l’intenzione di acquistare un bene/servizio a basso impatto ambientale. ATTENZIONE: la definizione del contenuto non deve essere discriminatoria, ovvero non deve essere contraria ai principi del Trattato della Comunità Europea.

Alcuni esempi di definizione chiara dell’oggetto dell appalto: “Progettazione di un edificio amministrativo con basso consumo di energia”; “Pulizia degli edifici con prodotti ecologici”; “Uso di autobus elettrici per il trasporto pubblico”.

Fase 2

INSERIRE LE SPECIFICHE TECNICHE

I criteri ambientali per ogni specifica tecnica possono riguardare:

  • Il ricorso a particolari materiali di base o primari (per esempio l’utilizzo di vetro riciclato nella fabbricazione di finestre).
  • La prescrizione di un particolare procedimento di produzione (per esempio l’utilizzo di alimenti biologici per le mense scolastiche).
  • Le certificazioni di marchi ecologici. I criteri ambientali possono rifarsi a criteri già esistenti e definiti nelle etichette ambientali volontarie (ad esempio l’Ecolabel Europeo, l’Angelo Azzurro, il Cigno Bianco, FSC di prodotto ecc.).

Fase 3

SELEZIONE DEI CANDIDATI

Può essere caratterizzata sotto il profilo ambientale la CAPACITATECNICA del concorrente Per esempio si può richiedere tra gli elementi premianti:

  • un’esperienza specifica in materia ambientale per la costruzione di un impianto di trattamento rifiuti;
  • adesione volontaria a sistemi di gestione ambientale,

(Ciò è consentito solo qualora il requisito descritto abbia un rapporto diretto con l’oggetto dell’appalto e riguardi strumenti, attrezzature e apparecchiature adeguate per l’esecuzione dell’appalto; misure per garantire la qualità del servizio) .

Fase 4

ESECUZIONE DELL’APPALTO

Anche in questa fase è possibile orientarsi verso scelte sostenibili introducendo criteri ambientali che riguardino per esempio:

  • modalità di consegna ed imballaggio delle merci;
  • modalità di smaltimento/recupero dei prodotti e/o degli imballaggi;
  • modalità di trasporto.

(A titolo di esempio, per la realizzazione del servizio di pulizia, possono essere richiesti: il recupero, riutilizzo o smaltimento appropriato dei materiali di imballaggio e dei prodotti usati da parte del fornitore; la consegna di prodotti in forma concentrata e la loro diluizione sul luogo di impiego).  

Fase 5

AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO

L’appalto può ancora essere giudicato al prezzo più basso, ma in questo caso i criteri ambientali sono definiti solo nelle specifiche tecniche e sono vincolanti. Se si ricorre all’aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa occorre prevedere un punteggio aggiuntivo che premi le caratteristiche ambientali di un prodotto/servizio, oltre ai criteri ambientali inseriti nelle specifiche tecniche.  

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